martedì 20 aprile 2021

Cura della pelle del neonato

Ogni persona è differente così come lo è ogni tipo di pelle. In cosa è differente la pelle dei neonati? Perché deve essere trattata diversamente? E in quali modi? Qui trovate consigli e prodotti per affrontare quel genere di cure nel modo più semplice e attento.


7 gesti per prenderti cura della pelle del neonato

La pelle è l’organo sensoriale più esteso del corpo e offre il primo e importante rivestimento protettivo dal mondo esterno. Per mantenere efficaci i suoi meccanismi di protezione, soprattutto nel bambino, basta seguire alcune semplici regole per consentire alla pelle di strutturarsi nella sua fisiologica barriera di protezione.
  1. Detergi delicatamente per tutta l’età pediatrica.
    Lo sporco della cute del neonato è meno adesivo rispetto a quello dell’adulto e non necessita di una frequente pulizia. È preferibile utilizzare un detergente delicato a base di tensioattivi di derivazione vegetale, per esempio da olio di babassu dalle proprietà emollienti e nutrienti, oppure da olio di riso.

  2. Nei primi giorni di vita prova la detersione senz’acqua.
    Nei primi mesi di vita preferisci la detersione per affinità, più delicata rispetto a quella con acqua, che oltre a pulire nutre e idrata la pelle del bambino. Imbevi un dischetto di cotone con un latte o un olio eudermico, dalla composizione molto simile al sebo umano, che quindi è molto ben tollerata dalle pelli sensibili dei neonati.

  3. Scegli uno shampoo specifico.
    Il cuoio capelluto e i capelli del neonato sono estremamente delicati. E’ raccomandato l’utilizzo di un detergente capelli specifico per neonati che garantisca la corretta detersione e il nutrimento, sia al cuoio capelluto che al capello in fase di sviluppo. In caso di crosta lattea utilizzare un olio-shampoo bifasico specifico per questa problematica: applicare la fase oleosa per ammorbidire il cuoio capelluto, lasciare agire e infine detergere con la soluzione shampoo acquosa. Ricorda che è buona prassi lasciare che le croste si stacchino da sole.

  4. Dedica un’attenzione speciale all’igiene intima.
    In età pediatrica è fondamentale proteggere bambine e bambini da irritazioni e arrossamenti della zona urogenitale che possono essere causati dal contatto prolungato e dallo sfregamento delle parti intime con il pannolino oltre che dall’utilizzo di detergenti troppo aggressivi e non specifici per la fascia d’età o la destinazione d’uso. A ogni cambio pannolino è quindi raccomandato l’utilizzo di un detergente intimo specifico per neonati, formulato con principi attivi dermocompatibili di origine naturale e testato su mucose, che rispetti la fisiologica struttura delle parti intime, oltre a promuovere il mantenimento di un pH protettivo.

  5. Non esagerare con i bagnetti.
    Con quale frequenza è meglio lavare il bambino per non alterare l’equilibrio cutaneo? Nei primi 6 mesi di vita è sufficiente un bagnetto alla settimana, e nel periodo estivo per rinfrescare se ne può fare qualcuno in più, aggiungendo dell’amido di riso nell’acqua. Dai 6 ai 12 mesi è consigliabile fare 1-2 bagnetti alla settimana; dai 12 ai 24 mesi, 2 volte alla settimana; oltre i 24 mesi in base alle necessità.
    La temperatura ideale della stanza da bagno è compresa tra i 21 e i 22°C. La temperatura dell’acqua per il bagnetto è preferibile sia di 36/37°C, come quella corporea.

  6. Idrata la pelle a ogni detersione.
    Dopo il bagnetto puoi idratare la cute con un olio o un latte eudermico, poiché l’affinità con la pelle li rende particolarmente idonei per donarle emollienza e idratazione. Anche a ogni cambio del pannolino, dopo un’accurata detersione con un detergente intimo specifico, puoi idratare la pelle con un prodotto nutriente delicato, indicato per prevenire irritazioni o arrossamenti favoriti dall’ambiente caldo-umido che si crea dentro il pannolino.

  7. Pensa alla pelle anche quando fai il bucato.
    Quando lavi i suoi indumenti preferisci prodotti detergenti idonei e formulati con sostanze non allergizzanti, ad alta tollerabilità cutanea. Ricorda che un’eccessiva disinfezione della biancheria può risultare addirittura controproducente, soprattutto se residui di prodotti rimangono sui tessuti ed entrano in contatto con la cute del piccolo, causando possibili irritazioni e dermatiti.

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